Non rinunciare al tuo sorriso per la perdita di un dente: parliamo di impianti dentali!
Che cos’è l’impianto dentale?
L’impianto dentale è un dispositivo protesico fisso, che serve a coprire lo spazio lasciato libero da un dente che è stato perso per vari motivi (carie, traumi ecc.). L’impianto è una piccola vite in titanio, un materiale che presenta un’elevata resistenza meccanica e un’altissima biocompatibilità, che viene inserita nell’osso mascellare o mandibolare e va a sostituire la radice del dente mancante. Questa vite si legherà in maniera stabile all’osso, tramite un processo di osteointegrazione, diventando un solido ancoraggio per la corona che vi verrà agganciata sopra e che andrà a chiudere lo spazio lasciato libero dal dente.
Quali sono le indicazioni per un impianto dentale? Quali sono i vantaggi rispetto a un ponte tradizionale?
L’inserimento di un impianto è indicato ogni volta che la mancanza di un dente compromette le funzioni masticatoria e fonetica e pregiudica l’estetica del sorriso. La mancanza di un elemento dentario può essere coperta anche tramite un ponte tradizionale, il cui posizionamento richiede però che vengano limati i denti adiacenti allo spazio mancante per fare da pilastro al dispositivo protesico. L’impianto, a differenza del ponte, non necessita della limatura dei denti sani adiacenti, inoltre la vite all’interno dell’osso evita il riassorbimento dell’osso stesso nella zona in cui il dente è stato perso.
Come viene inserito un impianto?
L’inserimento dell’impianto richiede l’esecuzione di un piccolo lembo chirurgico nella gengiva e la creazione di un piccolo foro nell’osso, all’interno del quale viene inserita la vite in titanio. A seconda dei casi sarà possibile inserire al di sopra della vite direttamente un dente provvisorio oppure si aspetterà la completa osteointegrazione della vite, che avviene in genere in 3- 4 mesi, per procedere alla sua protesizzazione.
Quanto dura un impianto?
L’impianto dentale può durare nel tempo senza problemi anche per 10-15 anni, a condizione che il paziente abbia estrema cura della propria igiene orale domiciliare, sia puntuale nel rispettare richiami di igiene professionale ogni 3-4 mesi e si sottoponga a controlli periodici dal proprio dentista.
Quali sono le controindicazioni agli impianti?
L’intervento di implantologia può provocare un leggero gonfiore e un indolenzimento post operatorio nella zona trattata, tali effetti sono comunque transitori e dovrebbero passare nel giro di 24-48 ore. Un rischio a lungo termine che si può verificare nella sede degli impianti è la comparsa di un processo infiammatorio chiamato perimplantite, che se non trattato può portare alla perdita dell’impianto stesso. Tale processo è causato principalmente da un aumento della carica batterica nel cavo orale, dovuto solitamente a scarsa igiene o a condizioni che provocano differenziazioni tra i livelli dei batterici, come ad esempio alterazioni ormonali. E’ fondamentale dunque per il mantenimento degli impianti nel tempo che il paziente curi con attenzione l’igiene domiciliare e si sottoponga a sedute di igiene orale professionale ogni 3-6 mesi dal proprio dentista.